PROCEDURE OPERATIVE PER CONTENIMENTO RISCHIO BIOLOGICO DA CORONAVIRUS (2019-nCoV)

Il virus che sta causando la recente epidemia influenzale può in alcuni casi complicarsi in polmonite ed è, molto probabilmente, trasmesso da animali selvatici (soprattutto pipistrello) all’uomo. Il contagio da uomo a uomo è dimostrato e avviene allo stesso modo della comune influenza, quindi valgono gli stessi principi di prevenzione. Sicuramente la malattia può essere letale, ma le preoccupazioni sembrano eccessive rispetto alla reale aggressività del virus. Le prime stime indicano un tasso di mortalità del 2 % degli ammalati, in realtà è una stima per eccesso perché vengono identificati sicuramente tutti i casi complicati mentre molti ammalati che guariscono senza postumi non giungono nemmeno all’osservazione dei sanitari. Le persone che hanno un decorso grave sono di solito anziani e/o immunodepressi quali diabetici, malati neoplastici etc., in sintesi una persona sana qualora contragga la malattia ha un rischio di mortalità estremamente basso. Non si cura con gli antibiotici e non ci sono terapie valide, si comincia a studiare un vaccino e attualmente gli ammalati sono trattati, come per l’influenza, con farmaci sintomatici. Il virus si trasmette da persona infetta con l’aria espirata, tramite particelle di saliva e/o di muco. L’incubazione va da pochi giorni fino ad un massimo di 10-14 giorni. I SINTOMI sono SIMILI al raffreddore spossatezza, mal di gola, tosse, febbre e naso chiuso.

MISURE DI PREVENZIONE DEL CONTAGIO DA CORONAVIRUS

A prescindere dal recarsi in zone a rischio, tutto il personale societario deve rispettare le seguenti norme di igiene in occasione soprattutto di scali aerei e portuali internazionali, ma anche ferroviari:

Tenersi il più possibile a distanza da altre persone e quando ciò non è possibile, porsi in modo da ridurre al minimo la possibilità di trovarsi nella traettoria dell’aria espirata di chi si ha vicino;

L’utilizzo di mascherine, seppur di dubbia utilità, è consigliato per proteggere le mucose di bocca e naso;

Lavarsi sempre le mani prima di portarle alla bocca (questo perché le mani possono trasmettere alla bocca particelle infette dal virus depositate sulle superfici toccate), in particolare prestare molta attenzione ad una pulizia scrupolosa delle stesse ( almeno 25 secondi avendo cura di strofinare accuratamente con sapone disinfettante o soluzioni alcoliche tutte le zone delle mani, in particolare il palmo, gli spazi tra le dita e le unghie. Tale procedura deve essere ripetuta, a prescindere dall’uso dei guanti, sempre prima di andare a mensa o di effettuare attività a rischio (portarsi sigarette, caramelle o altri oggetti alla bocca, praticare attività sessuale);

Asciugarsi le mani e chiudere il rubinetto con carta a perdere;

Evitare strette di mano e/o ulteriori contatti fisici con i visitatori;

MISURE DI PREVENZIONE E PROFILASSI PER IL PERSONALE PROVENIENTE DA ZONE A RISCHIO e/o CHE PRESENTA SINTOMI INFLUENZALI

Il personale proveniente da zone a rischio, preventivamente alla ripresa del lavoro verrà sottoposto a visita di controllo mirata alla diagnosi precoce di segni e sintomi compatibili con contagio da coronavirus (2019-nCoV) presso gli uffici della CML Vesuvio di Napoli e/o Nola aperti tutti i giorni dal lunedì al venerdì e nella giornata del sabato mattina oraio 9-13 solo presso la sede di Nola. La visita prevederà un esame obiettivo mirato, un prelievo ematochimico, l’esame ola. La visita prevederà un esame obiettivo mirato, un prelievo ematochimico, l’esame del soggetto.

GESTIONE CASI SOSPETTI IN AREE SOCIETARIE NELLE ZONE A RISCHIO

I soggetti che presentano febbre e/o sintomi influenzali devono essere isolati in attesa dell’arrivo del personale sanitario locale debitamente allertato dal responsabile della Società. Premesso l'obbligo di limitare allo stretto necessario i rapporti seppur a distanza di sicurezza con persone in isolamento, il personale che in qualsiasi caso dovrà relazionarsi deve adottare le seguenti procedure:

tenersi a distanza di sicurezza (oltre due metri);

limitare ai casi di effettiva necessità l'esposizione;

indossare mascherina (secondo le linee guida internazionali a filtrante facciale, la scelta preferibile in caso di personale di bordo che debba assistere un potenziale contagiato in isolamento è il Facciale filtrante tipo FFP3SL) per proteggere le mucose di bocca e naso, visiera o occhiali protettivi per proteggere gli occhi da eventuali colpi di tosse o starnuto da persone contagiate;

Indossare guanti in vinile (preferibilmente) o in lattice anche non sterili (togliere preventivamente all’utilizzo dei guanti bracciali, orologi, anelli);

Durante il periodo in cui si utilizzano i guanti bisogna limitare al minimo il contatto con oggetti. E’, inoltre, vietato tassativamente toccarsi i capelli o altre parti del corpo esposte e mangiare durante l’utilizzo dei guanti;

Lavarsi sempre le mani quando si tolgono i guanti, in particolare prestare molta attenzione ad una pulizia scrupolosa delle stesse ( almeno 25 secondi avendo cura di strofinare accuratamente con sapone disinfettante tutte le zone delle mani, in particolare il palmo, gli spazi tra le dita e le unghie. Tale procedura deve essere ripetuta, a prescindere dall’uso dei guanti, sempre prima di entrare e immediatamente dopo l'uscita dalla cabina di isolamento, prima della mensa o di effettuare attività a rischio (portarsi sigarette, caramelle o altri oggetti alla bocca, praticare attività sessuale);

In caso di possibile contaminazione dei guanti con liquidi o materiale organico di persone potenzialmente infette, alla procedura di cui al punto 7) si dovrà integrare un lavaggio preventivo dei guanti con clorexidina alcolica per almeno 2 minuti, attendere un ulteriore minuto, togliere i guanti e poi procedere con le azioni di cui al punto 7);

Predisporre prima dell'accesso alla cabina di isolamento il materiale su descritto in modo da rendere più rapido l'accesso in caso di emergenza;

Asciugarsi le mani e chiudere il rubinetto con carta a perdere.

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